Fassi Edelweiss Albino - Itas Alperia Bolzano 53 – 44
(11-9, 23-22, 38-34, 53-44)
Essere tra le favorite del campionato e dopo tre partite essere a zero punti pesa più di un macigno e questo è quanto basta per capire con quale piglio è scesa in campo la Fassi Albino.
Alla ricerca di una partita a senso unico per risollevare immediatamente il morale e la classifica, si sono trovate di fronte un Basket Club Bolzano deciso a non mollare un centimetro di campo.
Risultato: una partita avvincente e per nulla scontata fino agli ultimi istanti, dove grinta e voglia di vincere l’hanno fatta da padrone.
40 minuti sempre giocati punto a punto con le padrone di casa che in più occasioni cercano di dare lo strappo definitivo senza però mai riuscirci. Il momento della svolta sembra arrivare a metà del terzo periodo quando le lombarde agguantano il maggior vantaggio, +9, seguito però da un parziale di 0 a 7 per le bolzanine che tornano così prepotentemente in gioco.
Si continua quindi sul filo del rasoio e nessuna delle due compagini cede, fino agli ultimi fatali 2 minuti quando il BCB dopo un paio di errori banali invece di rimanere coeso come lo era stato fino a quel momento, si disunisce e oltre a perdere la concentrazione perde, ancor peggio, palloni importanti. Il Fassi ne approfitta e non fa sconti, punendo così l’Itas Alperia con un punteggio finale che certamente non rispecchia la partita giocata in campo.
Come previsto le migliori in campo per Albino sono state le annunciate: Silva (13), Bonvecchio e Joseph (11).
Per il Basket Club Bolzano, tra le cose fatte bene e quelle meno, le note più rosee e convincenti arrivano da Daniela Servillo (16) e Alexa Pobitzer (7), anche se la valutazione di lega premia Ivona Matic, ma sicuramente da lei come dalle altre giocatrici scese in campo si può e si deve aspettarsi molto di più.
La parola ora passa a coach Travaglini: “Per certi versi abbiamo ripetuto la partita di sabato scorso con l'unica differenza che non abbiamo mai preso dei break negativi e siamo rimasti sempre in partita. Dopo un iniziale sbandamento difensivo all'inizio abbiamo subito recuperato chiudendo il primo quarto sotto di 2. Nel secondo quarto abbiamo fatto un po' meglio anche se continuiamo ad alternare buone cose, sia dal punto difensivo che offensivo, ad altrettante stupidaggini con palle perse in maniera banale e poca attitudine ad attaccare il canestro.
Fine del secondo quarto sotto di 1 punto. Il terzo quarto e i primi 5 minuti dell'ultima frazione sono andati nella stessa maniera restando sempre punto a punto. Negli ultimi 5 minuti abbiamo fatto il disastro. Sul 48 a 44 per Albino abbiamo sbagliato 2 canestri facilissimi e da lì ci siamo totalmente disuniti con una serie di palle perse con conseguente fallo che hanno portato sulla lunetta la squadra avversaria che ci ha castigato col più 9 finale. Peccato anche oggi come 7 giorni fa abbiamo dimostrato che possiamo giocare e vincere ma torniamo a casa con una sconfitta.
Oggi poche cose da salvare e molte da rivedere soprattutto dal punto di vista mentale. Certi errori non si devono commettere e perdere una partita in questo modo lascia molto amaro in bocca”.
FASSI EDELWEISS ALBINO: Gionchilie 2 (1/2 da 2), Birolini NE, Silva* 13 (4/6, 0/2), Panseri 2 (1/4 da 2), Bonvecchio* 11 (2/8, 1/6), Devicenzi* 2 (1/5 da 2), Tall NE, Lussana* 8 (2/4, 1/4), Joseph* 11 (2/5, 1/2), Valente 2 (1/2 da 2), Marulli 2 (0/2, 0/3), Peracchi NE
Allenatore: Stibiel G.
Tiri da 2: 14/38 - Tiri da 3: 3/17 - Tiri Liberi: 16/21 - Rimbalzi: 46 10+36 (Joseph 9) - Assist: 11 (Bonvecchio 4) - Palle Recuperate: 11 (Valente 3) - Palle Perse: 19 (Silva 5)
ITAS ALPERIA BOLZANO: Servillo 16 (6/11, 0/3), Giordano* 5 (1/8, 1/5), Cela* 2 (1/2, 0/3), Fall* 1 (0/7, 0/3), Matic* 10 (5/13 da 2), Lorenzi NE, Desaler, Pobitzer 7 (2/3, 1/1), Zangari NE, Villarini* 3 (1/4 da 2), Ruocco NE, Valoroso NE
Allenatore: Travaglini M.
Tiri da 2: 16/48 - Tiri da 3: 2/15 - Tiri Liberi: 6/11 - Rimbalzi: 43 12+31 (Matic 9) - Assist: 5 (Giordano 2) - Palle Recuperate: 12 (Servillo 5) - Palle Perse: 18 (Giordano 6)
Arbitri: Pallaoro L., Pietrobon M.